local ecommerce, aiuto per le piccole medie imprese

Come il local eCommerce aiuta le imprese locali

Il biennio 2020/2021 è stato un periodo difficile per tutti, pieno di incertezze, tristezza e dolore. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio, circa 390 mila imprese sono state costrette a chiudere, a fronte di sole 85 mila aperture. Di queste, 240 mila sono state le imprese chiuse solamente a causa della pandemia.

Molte imprese hanno dovuto adottare nuovi metodi di business, legati al commercio digitale. Il modello di local eCommerce ha aiutato molte realtà a superare questa crisi. Molte persone vogliono continuare ad acquistare prodotti e servizi dai propri negozianti locali di fiducia, piuttosto che supportare grandi aziende come Amazon.

Vediamo ora di che cosa si tratta.

COS'È IL LOCAL ECOMMERCE

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Il local eCommerce, conosciuto anche come proximity eCommerce (commercio digitale di prossimità), è un modello di commercio online che si basa sulla vendita di prodotti o servizi, spesso da piccole e medie imprese, attraverso una piattaforma online, ad una platea di acquirenti che si trovano geograficamente vicini alla loro sede.

Si tratta di una tipologia di commercio P2O (Physical to Online), che integra la presenza di uno store fisico, luogo conosciuto dall’acquirente e a cui inspira fiducia, con la presenza online della stessa azienda, su marketplace locali, piattaforme social o siti di eCommerce personali. Prima della pandemia, un modello simile di business era molto raro: molti commercianti che sceglievano di optare per questa strategia rischiavano di venire schiacciati da un modello di acquisto online su scala globale, piuttosto che locale. Con l’avvento del Covid-19, questo paradigma sta cambiando. Ecco perché.

PERCHÉ QUESTA TIPOLOGIA DI COMMERCIO HA SUCCESSO

Certo, le persone abituate a comprare beni da grossi colossi dello shopping online hanno continuato a farlo anche durante la pandemia. Ma allo stesso tempo, hanno iniziato a prestare più attenzione ai beni offerti dai loro negozianti di fiducia. Molti sono i motivi alla base di ciò:
  • La crescita di bio, chilometro zero e made in Italy. Questo trend era in aumento ben prima della pandemia nel campo di alimenti e bevande, dove le persone sempre di più preferiscono andare ad acquistare cibi di maggiore qualità e sicurezza di produzione da un’azienda locale.
  • Una consapevolezza maggiore verso l’ambiente, soprattutto fra i più giovani. Secondo l’indagine dell’Ibm Institute for Business Value, gli acquirenti sono disposti a pagare un prezzo maggiore per beni e servizi di brand ed aziende attente all’ambiente.
  • Le persone vogliono la convenienza dei dispositivi digitali e l’esperienza del mondo reale. Molte persone preferiscono acquistare un bene o servizio comodamente da casa, che si tratti di prodotti, pacchetti convenzionati o buoni sconto, per poi andarli a ritirare direttamente in negozio, a contatto con il negoziante.
  • Una ritrovata voglia di contatto umano. Dopo quasi due anni di pandemia, le persone vogliono pian piano tornare a una vita come quella precedente. I consumatori sono in cerca di una esperienza più diretta ed umana presso piccole attività, ma come detto in precedenza senza perdere i vantaggi del digitale.

ALCUNI SUGGERIMENTI

Vediamo ora alcuni consigli utili per riuscire a mettere in pratica questo modello di business ed aiutare la ripresa della propria impresa.

1. SCEGLI LA TUA PIATTAFORMA

In base ai propri bisogni, al tipo di prodotto o servizio offerto e al proprio budget, bisogna scegliere il proprio tipo di modello di e-commerce online.
  • Alcune aziende potrebbero preferire aprire un sito e-commerce personale, da autodidatti o affidandosi a un’azienda esterna.
  • Altre persone potrebbero affidarsi ai principali social network per offrire i propri servizi e prodotti.
  • Altri ancora, invece, si affidano a marketplace locali, affermati precedentemente alla pandemia o emergenti, che rafforzano le imprese del territorio, con delle spese e tempi più contenuti. Con l’aumento di importanza dei prodotti locali, questi marketplace avranno un ruolo sempre più importante nell’eCommerce locale.
  • Infine, alcuni potrebbero preferire adottare più soluzioni sopra elencate.

2. METTI IL CLIENTE AL CENTRO

Grandi siti di eCommerce, grazie alle profilazioni effettuate dai colossi del digitale, riescono sempre a sapere che cosa il consumatore voglia.
Senza questi mezzi a disposizione, è importante quindi mettere il cliente al centro, ad esempio coinvolgendolo tramite un canale social, o una piattaforma mobile in cui comunicare con l’azienda e con altri consumatori. Un altro esempio è l’assistenza che un impresa locale può fornire a un cliente, con un dialogo diretto ed umano.

3. OFFRI QUALCOSA DI UNICO

Che sia un cliente affezionato, o che si tratti di un possibile nuovo cliente, a tutti piace essere coccolati.
Un buon consiglio potrebbe essere offrire un acquisto di buoni sconto o pacchetti convenzionati sul marketplace locale a possibili nuovi clienti, per farsi conoscere ulteriormente nel territorio e lasciare un’impressione positiva alle persone. Nonostante l’evoluzione digitale, il passaparola tra clienti e potenziali clienti rimane sempre un ottimo metodo per allargare la propria base di consumatori.

UN AIUTO PER LE IMPRESE LOCALI

Il boom dell’eCommerce negli anni e l’acquisizione di un maggior grado di consapevolezza verso l’ambiente che ci circonda, accelerati soprattutto dalla pandemia, hanno portato all’affermazione e crescita di un commercio digitale locale.

Secondo lo studio di Shopify, oltre il 60% dei giovani consumatori (under 34) post pandemia utilizza ed è intenzionato ad acquistare prodotti e servizi da realtà locali.numeri che sono destinati ad aumentare visto l’importanza attuale del tema sulla sostenibilità ambientale.

Ecco quindi come aziende, negozi ed esercizi commerciali hanno fatto e faranno affidamento su questa tipologia di commercio online negli anni a venire. Il local eCommerce sarà una strategia fondamentale.

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